Il termine “solacium” può essere tradotto in modi diversi: sostegno, conforto, soccorso, assistenza, aiuto, consolazione.

La donna rappresenta la Madre di chi parte, con la speranza di risorgere altrove, ma anche il volto giovane di chi spera di arrivare e di essere accolto. Negli occhi il riflesso del Figlio, che la illumina con la sua luce.

La trasparenza del velo rende meno netto il distacco tra il cielo e la terra, aprendo alla strada per la santità.

La veste è rossa, come il colore della passione di chi porta assistenza
nell’emergenza. Il collo è dorato, per ricordare la regalità di Maria che, rivolta verso Gesù, intercede per l’umanità viandante.

Siamo nel Cenacolo e la Madre è alla destra del Figlio che c’è, ma non si vede.

Dalla finestra si intravedono quattro scenari:

Gerusalemme, con il muro del pianto che marca il confine tra culture diverse; il deserto, con le sue prove e tentazioni; il mare, dal
quale arriva il soccorso a riaccendere le speranze; Napoli, capitale di quel Sud da dove i giovani volano via.

A chi ammira l’immagine per lasciarsi animare nello Spirito, il ringraziamento di Gesù: “Ero straniero e mi avete accolto”